di Marco Brunacci
TERNI – Gli ultimi inside da Roma sulla politica umbra. In attesa di sapere come finisce il rimpasto della giunta regionale (e se mai ci sarà e se sia Fdi che la Lega resteranno soddisfatti), c’è una novità ternana.
M5s, versione Conte leader, è fermamente determinato ad andare da solo, in ogni dove ci siano le condizioni, alle prossime elezioni amministrative.
Niente accordi col Pd, stando ai rumors che ieri si sono fatti molto insistenti.
Sullo scacchiere ternano – per trarre dall’indiscrezione il risvolto umbro – significa che l’inarrestabile Thomas De Luca ma -più probabilmente – chi per lui, correrà per segnare il punto e andarsi a contare.
A livello nazionale non sembra ci saranno ripensamenti e a questo punto, a Terni, il grillante contiano sarebbe tra i 5-6 candidati pronti a scendere in pista.
Questo aprirebbe intriganti scenari da ballottaggio.
Poco si può fare – dicono i rumors nazionali – a livello locale per cambiare le cose.
Tutta la buona disposizione d’animo giallo-rossa dei dirigenti Pd ternani, a partire dal tetragono segretario Spinelli, non servirà.
A questo punto il Pd dovrebbe orientarsi verso una candidatura di bandiera, magari giovane e futuribile, ma non certo un centravanti di sfondamento.
Anche perché l’altra mezzala sinistra, quella del Terzo Polo, ha più voglia ancora del M5s di contarsi e già progetta una campagna elettorale di blitz con i droni negli accampamenti della destra come in quelli della sinistra. E l’annuncio di candidatura è atteso prima del panettone.
Terni laboratorio politico? Senza esagerare. Piuttosto Terni pronta a dare grandi dispiaceri a chi non è capace di adattarsi a questa politica che cambia a una velocità finora mai conosciuta. Astenersi deboli di cuore e chiunque ragioni con le certezze di ieri che sono già trapassato remoto (altro che far valere lo “ius primo mandato”).