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Il profumo della Sicilia arriva in Bct con Buttafuoco

Il giornalista-scrittore ha presentato la sua più recente fatica letteraria

MARIA LUCE SCHILLACI

TERNI – Quasi si sentiva il profumo dei gelsomini in Bct ascoltando le parole di Pietrangelo Buttafuoco. Giornalista e scrittore siciliano, Buttafuoco ha presentato in una sala gremita, il suo ultimo libro ‘Sono cose che passano, l’innesto nell’eterno’, romanzo seducente e infuocato proprio come la Sicilia. E la terra della Trinacria è stata il filo conduttore dell’evento, tra storia, vicende, tradizioni, arte, e popoli, i tanti popoli che da secoli hanno solcato la terra di Sciascia e Pirandello, di Battiato e Falcone. In sala anche il sindaco Latini, gli assessori Cecconelli e Proietti. L’incontro, inserito nel programma di UmbriaLibri365, è stato introdotto da Roberta Montagna e accompagnato dalle domande di Chiara Cavalieri e dalle sottolineature di Stefano D Majo.

LA TRAMA

Nel secondo dopoguerra il barone di dubbia nobiltà Rodolfo Polizzi sposa Ottavia principessa di Bauci e la porta con sé a Leonforte, un paese dell’entroterra di Sicilia. In quell’estate del 1951 dove, poco lontano, sull’isola di Vulcano Roberto Rossellini s’innamorava di Ingrid Bergman e, a Capo d’Orlando, Lucio Piccolo con i fratelli Casimiro e Agata Giovanna – zii di Ottavia – ricevevano il jet set internazionale, a casa del candido Rodolfo arrivava Lucy Thompson, la compagna di college della moglie a svegliare i trascorsi di gioventù della principessa, tutti di strani riti e sabba studenteschi. Sotto gli occhi della signorina Lia, entusiasta testimone di una stagione elettrizzante, mentre il barone Polizzi si ammala e la principessa si lascia sedurre da un capomastro, l’intera Leonforte si trasforma in un pandemonio. Ma qualche anno dopo Carlo Delcroix, un eroe soldato – cieco e mutilato – la spinge a una scelta cruciale, ma forse vana.

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