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Ufficiale: Bob Dylan apre l’edizione 2023 di Umbria Jazz. «Farlo venire a Perugia? È stato un parto»

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AR. SOR.

PERUGIA – «Bob Dylan ci ha fatto penare per venire a Perugia ma siamo molto soddisfatti. Oltre ad esserlo per la sua presenza, lo siamo soprattutto dell’intero programma di questa edizione: lo definirei un programma fantasmagorico». Con queste parole, il presidente di Umbria Jazz Gianluca Laurenzi annuncia ufficialmente l’apertura dei 50 anni di Umbria Jazz con il grande artista americano atteso il 7 luglio all’arena Santa Giuliana che presenterà l’album “Rough and Rowdy Ways”, pubblicato nel giugno 2020 e descritto da gran parte della critica internazionale come uno dei migliori album pubblicati negli ultimi anni dal cantautore premio Nobel.

Un successo già annunciato, quello dell’edizione 2023 del festival e svelato durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento nella mattina di mercoledì 15 marzo, con la presidente della Regione Donatella Tesei e il direttore artistico Carlo Pagnotta. Attesi all’arena anche Stefano Bollani e Herbie Hancock.

«Bob Dylan ha avuto diversi ripensamenti. Quando era già tutto fissato, ci ha detto che non avrebbe fatto più date all’aperto. C’è stata una discussione di un mese e mezzo e ora in Italia ne farà due all’aperto, Lucca e Perugia. Al chiuso Milano e Roma. Ha dovuto mediare perché altrimenti non avrebbe più fatto il concerto», spiega il direttore artistico Carlo Pagnotta.

«Su richiesta dell’artista questo concerto è un Phone Free Show: significa che non sono ammessi i telefoni durante il concerto». Vietati quindi tutti i dispositivi di registrazione, non solo cellulari, ma anche telecamere e fotocamere. Nello specifico, una volta arrivato sul posto, Yondr (la compagnia di custodia per telefono impegnata in questo concerto) avrà̀ il suo personale dedicato a disposizione per aiutare a mettere il telefono di ogni fruitore in una custodia chiusa e sicura, che si potrà mantenere con sé per tutta la serata. E poi conclude: «Nessuno in piedi e posso anticipare che non ci sarà nessun biglietto omaggio, perché altrimenti i conti non tornano». Il concerto ha un costo di 400mila euro, «un impegno economico non indifferente».

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