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La seduta far west fa litigare Bandecchi e la sua polizia municipale

Il sindacato Csa difende l’operato dei vigili che hanno bloccato il sindaco furioso ma lui non arretra: «La prossima volta non mi toccate»

A. P.

TERNI – La seduta far west del 28 agosto, che ha visto il sindaco scagliarsi contro i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, continua ad accendere gli animi e a far parlare di sé. In queste ore non c’è solo l’inchiesta della procura della Repubblica di Terni che ha già ascoltato diversi testimoni per ricostruire quanto avvenuto la mattinata di fine agosto nell’aula del consiglio comunale  di Terni.

Ora arriva un comunicato del sindacato Csa della polizia locale – uno dei più rappresentativi – che difende l’operato dei tre vigili che  presenti in aula e che hanno bloccato il sindaco Bandecchi che si stava dirigendo verso i banchi dell’opposizione. Una nota, quella della Csa, che arriva anche in risposta ad un intervento della presidente del consiglio comunale, Sara Francescangeli. «Una narrazione che ancora una volta pone in primo piano l’operato della polizia locale cercando di addossare a chi ha svolto in maniere impeccabile e professionale il proprio compito». Queste le parole della Csa.  Che rammenta come gli agenti della polizia locale presenti in aula hanno il compito di prevenire «sempre e comunque situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone e che i reati vengano portati ad ulteriore compimento».
Per la Csa, dunque, si è evitata una vera e propria aggressione. E che la situazione fosse sfuggita di mano, sempre per la Csa, lo comprova il fatto che «anche il vice sindaco Riccardo Corridore all’alzarsi del sindaco si sia affrettato a trattenerlo».

La ricostruzione e le parole della Csa non fanno arretrare di un millimetro Bandecchi che risponde con uno dei suoi post: «Mi fa piacere che vi siete svegliati. Comunque sono d’accordo con voi, dovete bloccare gli atti criminosi. Quindi la prossima volta non mi toccate e le mani tenetele in tasca sennò sono cazzi».
Ma non è finita qui: «Prendete i criminali – dice ancora Bandecchi rivolgendosi ai vigili urbani – e buttateli fuori anche se sono amici vostri». Si annuncia uno strascico giudiziario che vedrebbe il sindaco e una delle organizzazioni sindacali scontrarsi in un’aula giudiziaria. Perché la Csa chiude la sua nota dicendo che è pronta a difendere l’operato degli agenti intervenuti in tutte le sedi opportune. Un terreno di scontro, neanche a dirlo, dal quale Bandecchi non si sottrae.
In attesa dello  scontro tra gli avvocati interviene Corridore, anche lui avvocato, ma in veste di vice sindaco. Il numero due di Palazzo Spada prende le parti del sindaco e della presidente Francescangeli e accusa la Csa soprattutto di una colpa: il comunicato è fuori tempo e non tiene conto dei tempi dell’inchiesta che è in corso da parte della procura di Terni. Non è escluso che a certificare, in un senso o nell’altro, quanto avvenuto la mattina del 28 agosto, a questo punto sia un pronunciamento dell’autorità giudiziaria.

IL COMUNICATO
LE REPLICHE

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