TERNI – Torna sul luogo del reato, Corridore. Lunedì mattina prima che inizi il consiglio comunale riprende la sua arringa per pubblicarla sulla sua pagina Facebook: tra il PalaTerni e «il nostro fiore all’occhiello», la rotonda sponsorizzata da UniCusano, Asm mette un cartello su un divano lasciato in mezzo alla strada anziché ritirarlo. Non c’è niente da fare. Non c’è modo di fargli capire che in difetto è il Comune, che ha il compito di controllare e quindi sanzionare il cittadino per aver messo l’ingombrante in strada prima del giorno concordato per il ritiro.
«Quel cartello lo ha messo Asm» – accusa Corridore. E ricomincia la tiritera. Posta anche la foto di un cassonetto pieno di rifiuti che starebbe così da 4 giorni, proprio lui che avrebbe tanto voluto ritornare indietro di vent’anni, ai cassonetti. Anche se forse ci ha già ripensato. Perché era il 12 settembre quando, con una sfilza di messaggi social, Bandecchi annunciò il ritorno a Terni dei contenitori nelle strade. Poi niente: quando il duo Corridore Bandecchi realizza che tra l’annuncio e il fare c’era di mezzo una spesa superiore agli otto milioni di euro, non ne parla più. C’è voluta una settimana per studiare la faccenda e riporre in un cassetto l’annuncio. E forse ce ne vorrà un’altra per far capire a Corridore come funziona il servizio di ritiro degli ingombranti da parte di Asm, visto che non gli è stata sufficiente la nota di chiarimento dell’azienda.