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Ribaltone Terni? Fdi preferisce Catania e molla Terni alla Lega. Ma Salvini rilancia la sua candidata in Sicilia. Latini e Alessandrini sperano

SPOTLIGHT DI MARCO BRUNACCI | Blitz notturno sul tavolo nazionale, ancora è caos e si attende a ore il tavolo del centrodestra a Palermo. In Umbria è saltato il livello locale. Caparvi attende il via libera per scegliere tra le due sue potenziali candidature. Intanto scende in pista per i civici Paolo Cianfoni

di Marco Brunacci

Ribaltone Terni? Ancora non è conclusa la vicenda, perchè Salvini ha rilanciato sulla sua candidata Sudano a Catania ed è previsto in queste ore un summit nel centrodestra. Ma Umbria7 ci tiene a farvi seguire passaggio per passaggio tutta la vicenda.

E allora: secondo fondate indiscrezioni, nel tavolo notturno tra Lega e Fratelli d’Italia si è raggiunta l’intesa. Fdi ha preferito Catania e la Lega può riprendersi Terni. Il livello locale, con tutte le considerazioni fatte finora, sarebbe così saltato. Però ecco che riparte un tavolo in Sicilia, come detto poco sopra. E anche Terni viene rimessa in discussione.

Se però si andasse nella direzione della notte cosa succederebbe?
Pronti con lo scenario: la Lega potrebbe tornare sul Latini-Salvati bis oppure orientarsi sulla Alessandrini. Decide il segretario regionale Caparvi.
Latini ha i suoi sei consiglieri leghisti apertamente contro e potrebbe avere il bilancio bocciato. Che sarebbe un’apertura di campagna elettorale non esaltante. La recentissima festa con l’imprenditore partito da sinistra non aiuta a coagulare consensi nel centrodestra.
La Alessandrini – come annunciato ieri da Umbria7 – avrebbe l’attenzione di molti che pensano a riunire e non a dividere, ma anche un livello nazionale che ne apprezza l’impegno (è consulente del ministro della Scuola, Valditara).
Decide Caparvi.

Di sicuro la capacità di dividere che ha mostrato Latini in questa fase, con un centrodestra molto spiazzato dalla mossa romana – sempre che venga confermata – rilanciano gli altri candidati. Intanto il centrosinistra che però trova grande difficoltà a fare una sintesi tra Kenny e Fiorelli, con l’intesa tra Pd e M5s caldeggiata da Roma che non trova spazio a livello locale. È anche vero che riaprendosi, per decisione nazionale (da confermare), tutto lo spazio per un ballottaggio incerto, non è detto che nel centrosinistra si facciano largo logiche nuove.

Infine a sorpresa sembra che l’area dei civici a sinistra abbia deciso di candidare Paolo Cianfoni, dipendente di Confartigianato (ma anche espressione dell’associazione?), che pare intenzionato ad andare per la sua strada, nonostante le evidenti controindicazioni.

Se la nuova situazione del centrodestra si materializza, si aprono nuove (e insperate) possibilità sia per la lista Bandecchi e soprattutto per quella di Azione, con il clinico Santino Rizzo. Un centro che diventa attrattivo.
Tutto questo vale, sempre che nessuno si alzi e ributti qualche altro tavolo all’aria. Con la povera Umbria che raccoglie i pezzi.
Se qualcuno li avevi lasciati, riprendete i pop corn e aspettate le altre imperdibili puntate della vicenda.

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