TERNI – Martedì 18 e mercoledì 19 aprile nelle sale del Cinema Politeama Lucioli verrà proiettato in versione restaurata “Él” (“Lui”) di Buñuel. Un film sui soprassalti dell’anima, sulle inarrestabili traiettorie della mente umana. Un thriller d’antologia sul desiderio di possesso, sulla chiusura progressiva degli spazi della ragione e sull’insorgere, contemporaneo, di una gelosia incontrollata e incontrollabile, uscito nel 1953, quindi nel pieno del periodo messicano di Buñuel, quando il Surrealismo degli esordi si celava sotto le mentite spoglie di una narrazione solo all’apparenza armonica ed elegante. Un film che ha sedotto il celebre psicanalista Lacan – lo mostrava ai suoi studenti – e con ogni probabilità anche Hitchcock: la scena del campanile di “Vertigo – La donna che visse due volte” sembra ispirata proprio al lavoro di Buñuel. Un film sulla gelosia. Uno degli attacchi contro la borghesia e il matrimonio che il regista ha sferrato nella sua lunga carriera. La pellicola inizia con le scene che ne delineano lo sfondo: un Messico legato alle tradizioni religiose, Inizia con la cerimonia della lavanda dei piedi. Durante la cerimonia un ricco possidente, Francisco Galvan de Montemayor, resta ammaliato dalla visione di una sconosciuta. Rintracciata la giovane. scopre che è la fidanzata di un suo amico, Raul. Oggetto di una corte appassionata, in breve tempo Gloria si innamora perdutamente di Francisco e, alla fine, decide di sposarlo. Ma a partire dalla luna di miele il marito dimostra una gelosia morbosa nei confronti di Gloria: presenta sintomi paranoici. Gloria inizialmente non bada troppo a quei comportamenti. Ma la situazione man mano peggiora e, in più occasioni, Francisco tenta addirittura di uccidere le la moglie. Esasperata, Gloria chiede, invano, aiuto alla madre e al parroco. Entrambi, tuttavia, difendono l’uomo, accusando la giovane di essere troppo maliziosa ed ostile. L’unica persona a credere alle parole della sposa è Raul.